Villae Minimae, macchine per osservare il paesaggio
Semplici figure geometriche, lievemente distorte, dominano il contesto in una continua dicotomia tra paesaggio naturale e paesaggio costruito. Cinque ville unifamiliari pensate come gesto provocatorio, e al contempo utopico, di fronte alle palesi difficoltà logistiche e normative del progetto contemporaneo: "Villae Minimae" è il nome di tale raccolta di disegni ideata dallo studio LAD-Laboratorio di Architettura e Design, fondato a Roma nel 2006 da Simone Lanaro e Francesco Napolitano.
I cinque progetti di ville unifamiliari isolate sono pensate come appendice distaccata di proprietà più grandi, situate nelle immediate vicinanze dei siti di progetto: Villa Minima 3 nasce dell’ipotesi di espansione di una struttura esistente in calcestruzzo armato, nella provincia di Antalya, in Turchia, in stato di abbandono e fatiscenza; dalla distorsione di un edificio a forma di parallelepipedo si genera la nuova costruzione che appoggia e si adatta all’orografia degli scogli. Villa 5 fa di due scogli, a poca distanza dalla costa e raggiungibili a nuoto, le sue fondamenta; lo spazio tra lo scoglio orientale e la piattaforma in calcestruzzo progettata permette anche ad un piccolo motoscafo di attraccare.
In tutte e cinque le ville gli spazi interni sono ridotti all'essenziale ma grande importanza viene data alla vista del paesaggio incorniciato spesso da grandi vetrate o da terrazze panoramiche. Tutti i progetti si basano infatti su una distorsione di una figura geometrica semplice: ogni operazione di distorsione è finalizzata a soddisfare un requisito di panoramicità degli ambienti interni che corrispondono a dispositivi per inquadrare la natura e quindi contemplarla.
Ogni speculazione estetica
Ogni dottrina noi rifiutiamo
Ogni formalismo
L’arte di costruire è la volontà dell’epoca tradotta in spazio.
Vivente. In trasformazione. Nuova.
Non allo ieri, non al domani, solo all’oggi è possibile dare forma.
Date forma soltanto a questo.
Date forma in base all’essenza dei compiti con i mezzi della nostra epoca.
Questo è in nostro lavoro.
Ludwig Mies van der Rohe
E benchè "l’idea in architettura si esprime attraverso la costruzione: l’obiettivo del progetto è la sua realizzazione", come affermano gli architetti di LAD, Villae Minimae si limiterà ad occupare il territorio di confine tra il caso studio e il divertissement, come puro esercizio di fantasia in un paese, il nostro, in cui pare non ci sia più la volontà di costruire.