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Il declino dei campioni: ecco i villaggi olimpici abbandonati di tutto il mondo

Da Pechino a Berlino, da Atene a Atlanta, cosa succede alle sedi delle Olimpiadi una volta che si concludono? Ecco le immagini degli stadi e dei villaggi olimpici dimenticati in tutto il mondo.
A cura di Clara Salzano
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Le Olimpiadi sono sempre un grande evento e una festa mondiale. Lo stiamo vedendo in questi giorni mentre a Rio de Janeiro sono in corso i Giochi Olimpici 2016. ma cosa succede ai luoghi che ospitano i Giochi Olimpici una volta che questi si sono conclusi? In città come Barcellona o Londra, le strutture sportive costruite ed utilizzate in occasione delle Olimpiadi sono state integrate nella città e diventate vere e proprie attrazioni ancora usate per eventi cittadini e manifestazioni di diverso tipo. Altri siti olimpici sono stati adattati ed utilizzati in modi in modo totalmente diversi dai loro esordi venendo trasformati in prigioni, abitazioni, centri commerciali, palestre, chiese o cimiteri. Ci sono poi villaggi olimpici, come ad Atene o a Pechino, che sono diventate rovine dimenticate, memorie di un tempo passato.

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A Sarajevo, dove si sono disputate le Olimpiadi invernali del 1984, il villaggio olimpico e le strutture sportive in totale stato di abbandono. Il conflitto dei Balcani non ha infatti risparmiato quello che era un luogo simbolo dello sport internazionale; lo Stadio Olimpico, dieci anni dopo i Giochi, fu addirittura utilizzato come cimitero per le vittime della Guerra; mentre la pista da bob oggi è usata da ciclisti e motociclisti per allenamenti e gare. Un fatto interessante invece è che il trampolino di lancio di Sarajevo 1984 è stato scenario di un evento unico al mondo: qui il jumper svizzero Andreas Dascher ha introdotto un nuovo stile di salto, che sarebbe presto stato conosciuto come la tecnica Dascher.

Atene 2004 si è rivelata uno dei più grandi flop della storia delle Olimpiadi, sia per gli sprechi e i costi eccessivi (13,5 miliardi di euro) e sia perché le strutture sportive costruite per i Giochi, alla loro conclusione, non sono state più utilizzate. Degli edifici di Brandeburgo per le Olimpiadi di Berlino del 1936 non restano che scheletri di cemento abbandonati e vetri rotti. Il sito che ha ospitato oltre 4.000 atleti per i le tristemente famose Olimpiadi di Berlino 1936, allora sotto il dominio nazista, è stato utilizzato come caserma per l'esercito tedesco poco dopo, e dal 1945 come caserma per ufficiali russi, fino al ritiro definitivo dell'esercito russo nel 1992. Poi c'è Pechino che ha ospitato le Olimpiadi nel 2008 e che oggi mostra interi edifici e are degradate e abbandonate, ricordo di un tempo di festa e clamore ormai finito.

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