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Yasuragi Chair, la sedia che abbraccia chi si sente solo

Dal Giappone arriva Yasuragi Chair, la sedia della tranquillità, realizzata per abbracciare gli anziani soli ma anche tutti coloro che hanno bisogno d’affetto.
A cura di Clara Salzano
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Sarà capitato a molti di sentirsi ogni tanto un po' soli o depressi, di aver avuto una pessima giornata o semplicemente di desiderare ricevere un abbraccio di un amico. Diversi studi scientifici hanno infatti dimostrato gli effetti positivi che può avere un abbraccio sul cervello umano. E dal Giappone arriva la soluzione per tutte le persone che soffrono di solitudine o di carenza d'affetto: la "Yasuragi Chair" cioè la sedia della tranquillità, presentata dall'azienda UniCare all'annuale Salone International Home Care and Rehabilitation Exhibition di Tokyo.

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La particolare sedia affettuosa ha come schienale un grande pupazzo dalle sembianze umane, con una faccia amichevole, un cappello colorato ma soprattutto due lunghe braccia pronte ad avvolgere in un caloroso abbraccio chi si siede. "Ti fa sentire al sicuro. Chiunque può usarlo, ma è progettato per le persone anziane," riporta un portavoce della UniCare. Infatti in Giappone circa il 25% della popolazione supera i 65 anni di età e spesso tale percentuale comprende anziani completamente soli. Ma più preoccupante ancora è la certezza che tale percentuale sia destinata ad aumentare nei prossimi dieci anni. Con la sedia della tranquillità la UniCare cerca di alleviare il senso di solitudine di molti anziani ma anche di chiunque abbia bisogno di affetto. Il costo della sedia è di 46 mila Yen, circa 340 euro, ma i più bisognosi potranno beneficiare di un prezzo notevolmente scontato, un terzo del totale, grazie alla formula "solo e abbandonato".

Oltre alla sedia che abbraccia, UniCare ha presentato al Salone anche altri prodotti progettati per prendersi cura degli anziani: ad esempio un robot che si preoccupa dei bisogni dell'anziano e ricorda loro quando prendere un farmaco, oppure dispositivo elettronico che riproduce musica antica giapponese per lenire la loro nostalgia. Con questi oggetti la UniCare cerca di alleviare il senso di solitudine di molti che secondo studi scientifici aumenterebbe del 64% la demenza senile, e a volte purtroppo non basta un abbraccio.

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