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Chi era Ieoh Ming Pei, l’architetto della Piramide del Louvre a Parigi

Scomparso all’età di 102 anni a New York, Ieoh Ming Pei è famoso in tutto il mondo per la Piramide di vetro del Louvre di Parigi ma l’architetto cinese, statunitense d’adozione, nel 1983 fu insignito del Pritzker Architecture Prize, la più importante onoreficenze del mondo dell’architettura, e viene ricordato come architetto di alcuni degli edifici più acclamati al mondo.
A cura di Redazione Design
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Ieoh Ming Pei, noto come IM Pei, è morto all'età di 102 anni il 16 maggio 2019. A darne la notizia per primo è stato il New York Times, il giornale della sua città di adozione. Originario del Canton, in Cina, IM Pei era senza dubbio il più grande membro vivente della generazione modernista di architetti del Novecento. Celebre in tutto il mondo per la Piramide di vetro del Louvre di Parigi, che oggi rappresenta l'ingresso al più importante museo del mondo, Ieoh Ming Pei è stato l'architetto di alcuni degli edifici più acclamati al mondo, come fu sottolineato dalla giuria che nel 1983 gli ha conferito il Pritzker Architecture Prize, il più prestigioso premio di architettura al mondo. Tra le opere più significative di Ieoh Ming Pei si ricordano la Piramide del Louvre a Parigi e la Bank of China Tower a Hong Kong.

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Ieoh Ming Pei è scomparso all'età di 102 anni a New York. Nato a Guangzhou, in Cina, nel 1917, IM Pei ha segnato il mondo dell'architettura con le sue opere dalle forme essenziali e pulite. "Ieoh Ming Pei ha dato a questo secolo alcuni dei spazi interni ed esterni più belli al mondo.", così la giuria del Pritzker Architecture Prize aveva motivato la scelta di conferire all'architetto cinese e statunitense di adozione il più immportante riconoscimento del mondo dell'architettura, "IM Pei si è rifiutato di limitarsi a una ristretta serie di problemi architettonici: il suo lavoro negli ultimi quarant'anni include non solo edifici industriali, governativi e culturali, ma anche alcuni dei migliori alloggi di edilizia popolare. La sua abilità ha elevato l'uso dei materiali a un'arte ". Il noto architetto cinese, scomparso all'età di 102 anni a New York, era arrivato giovanissimo negliStati Uniti per studiare architettura. Con una laurea al MIT nel 1940 e un master nel 1946 alla Harvard Graduate School of Design, Ieoh Ming Pei ha inizizato la sua carriera in uno studio di sviluppatori immobiliari a New York e oggi è ricordato come uno dei più riveriti architetti del mondo.

Lo stile personale dell'architetto Pei è emerso per la prima volta nel progetto per il National Center for Atmospheric Research di Boulder, in Colorado (1967), un complesso scultoreo composto da cemento fuso sul posto, un materiale in cui lo studio IM Pei & Associates ha poi sviluppato competenze specifiche. Da allora le strutture di IM Pei hanno ricevuto riconoscimenti internazionali negli ultimi cinquant'anni, a cominciare dal Mile High Center di Denver, in Colorado, del 1955 e, più recentemente, dal Fragrant Hill Hotel a Pechino, in Cina, nel suo paese natale. Si possono annoverare anche l'East Building della National Gallery of Art di Washington, l'ala ovest del Boston Museum of Fine Arts, il New York City Convention and Exhibition Center, la John Fitzgerald Kennedy Library di Dorchester, Massachusetts e la Texas Commerce Tower a Houston. Inoltre, Pei ha progettato una serie di musei in tutto il mondo, per i quali è maggiormente ricordato, in particolare il Grand Louvre di Parigi (1989); Miho Museum in Shiga, Japan (1997); Museo di Suzhou a Suzhou, in Cina (2006); e il Museum of Islamic Art di Doha (2008). Tuttavia i differenti progetti, con forme e funzioni diverse, sono stati sempre accomunati da un unico denominatore comune, l'armonia spaziale, come sottolineava anche la giuria del Pritzker: "Le sue qualità personali di diplomazia e pazienza gli hanno permesso di riunire persone e discipline disparate per creare sempre un ambiente armonioso".

La Piramide del Louvre di Parigi, dalla storia al cinema

Quando nel 1981 Francois Mitterand il piano di restauro del Louvre furono in molti a temere per il celebre monumento. La notizia poi della selezione di un architetto straniero per il progetto, il primo non francese a lavorare per il Louvre, suscitò addirittura indignazione. Ieoh Ming Pei, già noto per il suoi Building Est della National Gallery, non solo riprogettà la Cour Napoléon e alcuni spazi interni del Louvre, ma realizzo una struttura d'ingresso al museo che sarebbe stata destinata ad entrare nella storia dell'architettura. Come la Tour Eiffel fu enormemente attesa e in seguito osteggiata dai francesi, anche la Piramide di IM Pei ebbe un'accoglienza tutt'altro che favorevole. L'opera doveva fungere da lucernario d'ingresso e anticamera. La particolarità è la sua struttura fatta da due piramidi specchiate, dove quella rovesiata al di sotto serve per riflettere la luce del sole nella stanza. La piramide stessa è infatti "un tour de force tecnologico" grazie alla sua struttura leggera e quasi trasparente. Oggi la Piramide del Louvre è un punto di riferimento nel paesaggio urbano di Parigi. La sua forma sfaccettata e la sua trasparenza ne hanno resa un'icona architettonica tanto da divenire spesso luogo di set cinematografici come il celebre "Codice da Vinci", basato sull'omonimo romanzo best seller di Dan Brown, diretto da Ron Howard e interpretato da Tom hanks e Audrey Tautou.

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