Il primo ferro da stiro di bambù
Se quando si parla di bambù immaginate solo quella pianta fine e flessibile che spesso vediamo, non conoscete le foreste dell'Asia dove il tronco di un bambù può arrivare fino a 40 metri di altezza con un diametro di 30 centimetri e uno spessore di 30 millimetri. Considerato “l’acciaio vegetale del 21° secolo”, sempre più architetture green scelgono il bambù come materiale da costruzione. E se nel mondo si realizzano sempre più numerose strutture di bambù come case, ristoranti, bar e teatri, perché non si può utilizzare questo materiale anche per gli oggetti domestici. È ciò che ha pensato il giovane designer Saksham Mahajan quando ha creato il primo ferro da stiro di bambù.
Completamente funzionante, il ferro da stiro di bambù è il futuro della vita domestica sostenibile. Il ferro da stiro di bambù è stato selezionata come una delle migliori voci del Green Concept Award 2019. Spesso sottovalutato anche come materiale da costruzione, il bambù rivela caratteristiche inaspettate. Economico, facilmente reperibile e sostenibile, il bambù sta diventando sempre più diffuso come materiale in architettura, design d'interni ed design industriale. Cavo e leggero, il bambù presenta ottime proprietà meccaniche: è quasi due volte più resistente dell'acciaio a tensione e più resistente a compressione del calcestruzzo. Sempre più architetti e designer di tutto il mondo stanno infatti riscoprendo questo materiale che rispetta il Pianeta, non a caso è stato battezzato "l'acciaio green del 21°secolo".
Il bambù sembra il materiale perfetto del prossimo futuro, Già in grande uso in Oriente fin dal Medioevo per ponti e navi, il bambù è una graminacea perenne. La sua pianta non va seminata, annaffiata né concimata, cresce in maniera spontanea e in modo veloce, è sempre verde e per questo è considerato un materiale estremamente sostenibile. Inoltre è leggero, facile da trasportare ma molto resistente, per questo può essere il materiale ideale anche per un ferro da stiro da usare nelle faccende domestiche quotidiane nel rispetto dei tessuti e del Pianeta.