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Massimiliano Fuksas compie 75 anni: auguri all’architetto de La Nuvola di Roma

È uno degli architetti italiani più famosi al mondo e tra i più irriverenti. Le sue geometrie complesse delineano i paesaggi e le città più importanti del mondo, da Los Angeles negli USA a Shenzhen in Cina. Massimiliano Fuksas festeggia i suoi 75 anni nel 2019 e i suoi primi 50 anni di attività. Fanpage.it lo celebra ripercorrendone i tratti principali.
A cura di Redazione Design
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©Gianmarco Chieregato
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Con uno studio a Roma, Parigi e Shenzhen in Cina, Massimiliano Fuksas è uno degli architetti italiani più famosi al mondo. Classe 1944, Massimiliano Fuksas è tra le personalità pubbliche più influenti in Italia. Dal 1985 guida con la moglie Doriana Fuksas uno dei più affermati studi internazionali di architettura nel mondo. Il 9 gennaio 2019 l'architetto romano, di origini lituane, compie 75 anni. Nel 2019 ricorrono anche i 50 anni di carriera di Massimiliano Fuksas che fin dai primi progetti è stato tra i principali protagonisti della scena architettonica contemporanea.

Massimiliano Fuksas, Visiting Professor presso numerose università, come la Columbia University di New York, l'École Spéciale d'Architecture di Parigi e the Akademie derBildendenKünste di Vienna, vincitore di numerosi premi di architettura, in Italia è diventato anche un noto personaggio mediatico, per il suo carattere forte e la personalità eclettica, intervistato spesso da TV e giornali non solo per i suoi progetti ma anche per le sue idee politiche. Per questo motivo Fanpage.it ha deciso di dedicargli un approfondimento in occasione del suo 75° compleanno ripercorrendo cinque progetti più importanti realizzati dallo Studio Fuksas.

Nuovo Centro Congressi Roma – EUR ‘La Nuvola' e Hotel, Roma, Italia

Situato in una zona strategica del settore Sud di Roma, nel quartiere dell'EUR, il Nuovo Centro Congressi Roma-EUR e Hotel “La Nuvola” richiama nel volume le linee semplici ed ortogonali dell'architettura razionalista degli anni '30, che caratterizzano il quartiere. Il progetto è costituito da tre distinti elementi architettonici: la ‘Teca', la ‘Nuvola', e la ‘Lama'; e comprende un auditorium, spazi espositivi e un hotel e crea oltre 55.000 mq di nuovi spazi pubblici per il quartiere dell'EUR; può ospitare fino a 300mila congressisti l'anno, con potenziali ricadute sul settore turistico e congressuale tra i 300 e i 400 milioni di euro l'anno per la città di Roma.

Nuovo Polo Fiera Milano, Milano, Italia

Il Nuovo Polo Fiera Milano è una realtà imponente, con un perimetro di 5 Km, una superficie costruita di circa 1.000.000 mq su una superficie di circa 2.000.000 di mq. Il Nuovo Polo si articola in 8 grandi padiglioni monoplanari e biplanari che accolgono diversi tipi di funzioni dai servizi, spazi di ristoro, uffici, agli hotel, gallerl di sopra di questo spazio si estende la grande copertura denominata “Vela”. L’andamento della vela è costituito lungo il suo percorso da costanti variazioni altimetriche che trovano riferimento nel paesaggio naturale: “crateri”, “onde”, “dune”, “colline”. E proprio questa spina dorsale di 1500 m di lunghezza e 32 m di larghezza, rappresenta l'elemento simbolo del progettoia commerciale, receptions di collegamento con i padiglioni e spazi minori sempre per esposizione.

Terminal 3 Aeroporto internazionale di Shenzhen Bao'an, Shenzhen, Cina

"Il concept del Terminal 3 dell'aeroporto internazionale di Shenzen Bao'an rimanda all'immagine di una manta, una razza che respira e cambia la propria forma, subisce variazioni, si trasforma in un uccello per celebrare l'emozione e la fantasia del volo". Il Terminal 3 dell'aeroporto internazionale di Shenzhen Bao'an, progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas è la quarta tappa per importanza dopo Pechino, Shanghai e Guangzhou. Come uno dei Terminal più grandi al mondo, il Terminal 3 dell'aeroporto internazionale di Shenzen Bao'an, realizzato in soli tre anni, si estende su una superficie di 500 mila metri quadrati e ha una struttura in grado di ospitare 45 milioni di passeggeri. Sul progetto Massimiliano Fuksas dichiara: "Creare un aeroporto e farlo vivere alle persone che lo attraversano come un luogo dove si sta bene anche se l'aereo è in ritardo, questa è stata la sfida più grande. Oggi i progetti devono essere macrostrutture che portano qualità nella vita delle persone".

© Archivio Fuksas
© Archivio Fuksas

Peres Peace House, Jaffa, Tel Aviv, Israele

"Una patria per tutti i marinai e i naufraghi. Pensare un luogo non virtuale ma reale, da dedicare alla Pace, è impresa di grande impegno e profonda intensità etica. La Pace è un luogo dello spirito, è una aspirazione, è tensione e utopia! La proiezione nel futuro di una volontà è anche speranza che i nostri figli, la futura generazione, possano vivere in un mondo migliore. La Pace, intesa come valore universale, non può essere circoscritta in nessun involucro predefinito. Essa infatti rappresenta quell’aspirazione di pienezza e serenità che uno spazio, un’architettura possono comunicare. Ho pensato a una stratificazione, a una costruzione che rappresenti il tempo e la pazienza.", così Massimiliano Fuksas descrive il Centro Peres per la Pace a Jaffa in Israele, uno dei suoi progetti più simbolici.

Nuovi Archivi Nazionali di Francia, Pierrefitte sur Seine-Saint Denis, Parigi, Francia

Il progetto dei nuovi Archivi Nazionali di Francia trae ispirazione dalla realtà circostante, dalla città vista come una coesistenza di caos e di ordine. La progettazione dei nuovi Archivi Nazionali di Francia ha seguito l’intento di valorizzare il panorama geografico e architettonico dell’area di Pierrefitte sur Seine-Saint Denis nel quale l’edificio si inserisce. Il progetto si compone di due "corpi" principali: uno che si sviluppa orizzontalmente, “sospeso, leggero, trasparente” ; e l'altro con una tensione in altezza, “ancorato al terreno, imponente, riflettente”. Il complesso è stato disegnato non come un'architettura autoreferenziale, bensì come un’opera custode della memoria e dell’identità collettiva e al contempo aperta alle espressioni artistiche contemporanee. Pensato in un’ottica non contemplativa, ma di scoperta, ricerca e di partecipazione per il pubblico.

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