32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Nail House: 5 storie di proprietari di case che si sono rifiutati di vendere

Come nel film “Up” della Disney, nel mondo esistono tante case i cui proprietari si rifiutano di lasciare spazio allo sviluppo immobiliare e alcuni esempi sono davvero sorprendenti.
A cura di Clara Salzano
32 CONDIVISIONI
Immagine

Sia negli Stati Uniti d'America che in Cina esistono dei termini ben definiti per indicare quegli immobili i cui coraggiosi proprietari si sono opposti alla distruzione a favore dello sviluppo edilizio del paese. Negli USA si definisce "holdout": "un pezzo di proprietà che non è diventato parte di uno sviluppo immobiliare più grande perché il proprietario si è rifiutato di vendere o voleva più di quanto lo sviluppatore avrebbe pagato". In Cina si usa il neologismo "nail house" (casa unghia) o "casa chiodo" (in cinese dingzihu) che fa riferimento alle case appartenenti a persone (a volte chiamati "chiodi testardi") che si rifiutano di lasciare spazio allo sviluppo immobiliare. Il termine è un gioco di parole coniato dagli sviluppatori per indicare quei chiodi che sono bloccati nel legno e non si riesce a togliere con un martello.

Nel mondo di proprietà che hanno resistito all'arrivo delle ruspe ce ne sono tanti, tanto che la Walt Disney ne ha fatto un commovente film di animazione come "Up". Ci sono molti esempi di nail house negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, in Cina, in Giappone e in altri paesi. Tutto risale al differente concetto e diritto di proprietà che viene tutelato in maniera diversa di paese in paese. In Italia abbiamo l'esproprio per pubblica utilità. Negli Stati Uniti la proprietà privata è sancita dal quinto emendamento della Costituzione dove si stabilisce che il sequestro da parte del governo non può avvenire senza "giusta compensazione", cioè senza il consenso del proprietario per il giusto prezzo della casa.

È celebre la foto della casa in mezzo all'autostrada in Cina: quella "dingzihu" è diventata un simbolo mondiale della resistenza contro lo sviluppo immobiliare. Sono in tanti oggi a porsi a sostegno di quei proprietari che si rifiutano di far abbattere la propria casa a favore della sfrenata urbanizzazione. Vera Coking è la proprietaria di una piccola casa bianca ad Atlantic City, in New Jersey, che si è rifiutata di vendere la sua proprietà prima a Bob Guccione che voleva costruire un Casinò e poi a Donald Trump che ha realizzato accanto il suo Trump Plaza.

Edith Macefield si è rifiutata di vendere la sua piccola casa, a New York, anche dopo che le era stato oggerto 1 milione di dollari. La sua storia di ribellione contro lo sviluppo immobiliare è diventata d'ispirazione per il film d'animazione della Walt Disney "Up". Mery Cook a New York si è opposta allo sviluppo immobiliare e adesso la sua casa bassa e stretta è compresa tra due grattacieli. Anche in Australia, a Melbourne, c'è un esempio di "nail house" molto noto che ha fatto il giro del mondo. Di casi ce ne sono tanti e tutti sorprendenti.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views