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Torre Guinigi, il Bosco Verticale del Medioevo italiano

Se siete fan del Bosco Verticale milanese di Stefano Boeri, non potete evitare di visitare la Torre Guinigi a Lucca che, con i suoi lecci in cima, ne rappresenta una specie di antenato del Medioevo.
A cura di Clara Salzano
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Il Bosco Verticale oggi è sicuramente uno degli edifici più amati della nuova Milano. Il grattacielo progettato da Stefano Boeri piace tanto ai milanesi ma anche al resto del mondo tanto da essere premiato nel 2015 come l'edificio più bello e innovativo del Pianeta. E da allora di Boschi Verticali ne stanno costruendo in tutto il mondo, dalla Francia alla Cina dove addirittura si parla di Foreste Verticali. Ma nel Medioevo la penisola italiana aveva già il suo Bosco Verticale: si tratta della Torre Guinigi di Lucca che con la sua cima ricoperta di alberi si può considerare un antenato del celebre grattacielo milanese.

La Torre Guinigi

Lucca nel Medioevo era arricchita da oltre 250 torri, di cui la Torre Guinigi è l'unica testimoniata giunta integra fino ad oggi. Costruita dai Guinigi, ricchi e potenti mercanti lucchesi del XIV secolo, la Torre è alta 44,25 metri e la caratteristica che la rende unica e straordinaria è un giardino pensile in cima dove sono stati impiantati grossi lecci oggi secolari. Per arrivare alla sommità della Torre Guinigi e godere del suo tetto giardino bisogna percorrere 230 gradini. Seconda un racconto popolare i lecci piantati sulla Torre Guinigi erano il simbolo della rinascita della città (un po' come il Bosco Verticale è diventato il simbolo della nuova Milano).

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La storia

La Torre medievale, in pietra e mattoni, è un esempio di architettura romanico-gotica lucchese. Dalla sua cima è possibile godere di un panorama mozzafiato su tutta la città antica e alle colline lucchesi. Proprio la sua visibilità da vari punti della città guidò i Guinigi, ormai padroni di Lucca nel Trecento, ad ingentilire le loro costruzioni ponendo in cima un giardino di lecci. La Torre Guinigi si distingueva dalle altre torri del tessuto urbano leccese proprio per la presenza del giardino pensile in sommità, come testimonia anche un’immagine storica del XV secolo contenuta nelle Croniche di Giovanni Sercambi.

Il giardino pensile

La Torre alberata, con le mura che circondano Lucca, rappresenta uno dei monumenti fondamentali della città nonché uno dei simboli più rappresentativi di Lucca. Il giardino pensile sulla cima della Torre Guinigi è realizzato con un cassone murato riempito di terra in cui sono state piantati sette alberi di leccio. Arrivati sulla cima, dopo le venticinque rampe di scale, è possibile godere del panorama sotto una specie di nido ombreggiato. Per John Ruskin nel 1845, storico e critico dell'arte e dell'architettura, la Torre Guinigi era una delle alte costruzioni più belle d'Italia.

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